L’Intelligenza Emotiva può Migliorare la Tua Vita !
Un cammino esperienziale di evoluzione personale
per comprendere le tue emozioni e quelle altrui e imparare a gestirle in maniera proattiva,
diventando una persona più completa e consapevole.
Presentazione gratuita sabato 21 gennaio ore 15
presso  Spazio NARR in piazza Montanari 145 a Torino.
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Non puoi risolvere un problema con gli stessi strumenti che hai usato per crearlo.
(Albert Einstein)
Benvenuta ! Benvenuto !
Forse non sei arrivato qui per caso, ma perché magari c’è una parte di te che ti sta dicendo che vorresti cambiare qualcosa, che forse è il momento di prenderti un po’ cura di te. A volte ti senti nervoso, irritabile, o spesso triste ? Oppure hai qualche malessere imputabile allo stress, come ansia, insonnia, cefalee, stanchezza cronica, calo del desiderio o difficoltà digestive ? Sei una persona soggetta a esplosioni di collera, a crisi d’ansia, a paure ingiustificate o comunque ti senti a volte in balia delle tue emozioni ? O forse hai difficoltà relazionali o sentimentali e continui a trovare amici o partner disfunzionali ? Hai un lavoro inadeguato alle tue reali possibilità, ma non riesci a cambiare, a farti valere ?
O magari sei semplicemente stufo del solito tran-tran e vuoi ritrovare la gioia di vivere ?
Insomma, stai pensando che sia il momento di dare una svolta alla tua vita, ma non sai ancora quale direzione prendere ?

In molti casi sono segnali di conflitti emotivi
che puoi imparare a gestire !
O invece stai pensando che la situazione in cui ti trovi non dipende da te e che non puoi cambiarla ?
Le emozioni hanno un aspetto preponderante sulle nostre vite, specialmente quando abbiamo difficoltà a controllarle o quando generano conflitti. Ma cosa sono i conflitti emotivi e in che modo possono avere influenza sul nostro benessere e sulle nostre condizioni di salute ? Come possiamo imparare a gestirli ? Come possiamo imparare a non essere vittime delle nostre emozioni ?

Con un percorso di crescita personale che punta allo sviluppo della nostra consapevolezza emotiva, utilizzando metodi attivi e tecniche corporee. Allora, tanto per incominciare farci un’idea, vediamo qualche breve accenno sui concetti di salute e di malattia, cos’è un’emozione e cosa s’intende per conflitto.

L’insieme è ben superiore alla mera somma delle parti.
(Aristotele)
1 Cos’è la salute ?
Secondo l’Organizzazione Mondiale per la Sanità (OMS) la salute è la condizione del perfetto benessere fisico, mentale e sociale. Il benessere è dunque la risultanza di una condizione di equilibrio psico-fisico-emozionale a cui l’essere umano tende in maniera naturale. Il mantenimento dell’equilibrio è un processo di continuo aggiustamento rispetto alle variazioni che avvengono nelle sfere psichica, fisica ed emozionale. Dunque l’OMS ha in qualche modo riconosciuto che corpo e mente non sono separati, ma si influenzano reciprocamente e di continuo.

  • La sfera fisica è quella riguardante il corpo
  • La sfera emotiva riguarda invece il rapporto con sé stessi, con gli altri esseri umani e con la natura
  • La condizione psichica o mentale è influenzata direttamente dalle emozioni positive o negative, che a loro volta hanno un’influenza diretta sulla sfera fisica

Questi aspetti vanno sempre considerati nella loro globalità, tenendo conto di come si influenzano l’uno con l’altro, con uno sguardo d’insieme conosciuto come approccio OLISTICO (o sistemico).


Riduzionismo vs. Olismo (clicca)

2 Cos’è la malattia ?

Se la salute è una condizione di equilibrio, allora la malattia è la conseguenza di un disequilibrio prolungato nel tempo. I sintomi sono i segnali di questo disequilibrio, dunque non devono essere ignorati o soppressi, ma vanno ascoltati e interpretati. La malattia cerca di costringerci a spezzare gli schemi in cui abbiamo rinchiuso il nostro inconscio. Il nostro corpo ci segnala che vuole liberarsi dalle catene in cui lo abbiamo costretto ! Dunque il disagio non dovrebbe essere combattuto e soppresso, ma compreso ed essere accolto come una grande occasione per rifocalizzarci su noi stessi.

«La malattia non è né una crudeltà in sé, né una punizione, ma solo ed esclusivamente un correttivo, uno strumento di cui la nostra anima si serve per indicarci i nostri errori, per trattenerci da sbagli più gravi, per impedirci di suscitare maggiori ombre e per ricondurci sulla via della verità e della luce, dalla quale non avremmo mai dovuto scostarci.»
(Edward Bach, medico, 1886-1936)


Sono i pensieri a determinare la nostra vita.
(Marco Aurelio)

I Sintomi (clicca)

3 Cos’é un’emozione ?

È uno stato psichico momentaneo che consiste nella reazione opposta dall’organismo a percezioni o stimoli che ne turbano l’equilibrio. In termini evolutivi, o darwiniani, la loro principale funzione consiste nel rendere più efficace la reazione dell’individuo a situazioni in cui si rende necessaria una risposta immediata ai fini della sopravvivenza, reazione che non utilizzi cioè processi cognitivi ed elaborazione cosciente.

Dal punto di vista della neurofisiologia, le emozioni sono elaborate dal sistema limbico, il nucleo più antico del cervello, dove si attestano i principali centri nervosi sensoriali (gusto, odorato, vista, tatto, udito). Per questo motivo le emozioni sono così strettamente correlate ai nostri sensi. Pensiamo alle sensazioni suscitate da un profumo, da un cibo, da una carezza, da una musica o una voce.

Emozioni2

Struttura dell’encefalo

Nel sistema limbico esiste un distretto cerebrale denominato Amigdala che è deputato alla classificazione istintiva degli stimoli. E’ l’amigdala che decide se lo stimolo esterno costituisce una minaccia per la nostra incolumità, quella della prole o del nostro territorio, attivando l’emozione che dà luogo alla cascata ormonale che può predisporci alla fuga o all’attacco. Il sistema limbico, che governa anche gli istinti sessuali e la vita di relazione, è presente anche negli altri mammiferi, è quindi legittimo ipotizzare che anche gli animali abbiano una propria sfera emotiva. L’amigdala vaglia le situazioni d’allarme per similitudine e non è molto raffinata nel distinguerle, pertanto, nel corso dei millenni, si è resa necessaria l’evoluzione di un altro distretto cerebrale, di formazione più recente, la corteccia prefrontale, essa ci rende capaci di modulare le nostre reazioni emotive, evitando di agire in maniera istintiva ed eccessiva quando la situazione non lo necessita. Infatti, quando questo sistema di controllo non interviene, o interviene in ritardo, cadiamo preda delle nostre emozioni, possiamo avere delle risposte emotive esagerate, o inadeguate al contesto, cioè possiamo essere soggetti a veri e propri sequestri emotivi. Chi è soggetto a questi episodi, spesso si sente poi in colpa per come ha agito, e sviluppa conflitti interni che non contribuiscono di certo a migliorare la qualità della sua vita e la sua salute.

La ricercatrice canadese Candace Pert recentemente scomparsa (Molecole di Emozioni), scoprì che i neuroni interessati dallo stimolo emotivo emettono dei neurotrasmettitori (molecole chimiche), che ha denominato neuropeptidi; questi regolano il funzionamento delle ghiandole sistema endocrino che, grazie agli ormoni secreti, vanno a governare il funzionamento di organi e sistemi circolatorio, nervoso e immunitario. La Pert ha dunque dato fondamento scientifico alle moderne teorie della Psicosomatica e alle ben più antiche medicine orientali, che da secoli sostengono l’influenza delle emozioni sul nostro stato di salute. La recentissima disciplina scientifica che studia le reciproche influenze fra psiche, sistema ormonale, immunitario e nervoso è stata denominata Psico Neuro Endocrino Immunologia (PNEI).

L’emozione è qualcosa che altera il nostro stato abituale…è un’onda che ci attraversa, che ci scuote dalla nostra condizione. È ciò che ci rende vivi, che ci fa intraprendere strade, che ci permette di stupirci  e scoprire ogni cosa. Insomma l’emozione ci fa vivere senza dar niente per scontato. Le emozioni sono il linguaggio dell’anima. A volte le emozioni avvolgono tutto il nostro essere e impediscono quella lucidità necessaria per valutare le cose. Ci fanno sprofondare in un mondo nel quale non riusciamo più a vedere o sentire le cose per quello che sono, ma solo per quello che noi pensiamo che siano, ci ributtano nel passato, con i suoi dolori e le sue difficoltà, senza permetterci di capire che ogni esperienza è diversa dall’altra.

L’agire intelligente risulta dall’armoniosa mescolanza di emozione e ragione.
(Adam Smith)

Invece, quando l’armonia manca, si instaura il conflitto. I conflitti tra l’Io e il Sé, sono causa di squilibri, da cui a lungo andare, possono derivare le malattie.
Infatti, saper comprendere il linguaggio di entrambe ci permette una maggiore libertà nella nostra vita. L’abilità di modulare emozioni e ragione in ogni circostanza è l’intelligenza emotiva.

E ora … un’emozione per te !

Le reazioni emotive agli stimoli

Un pensiero è innocuo finché non ci crediamo. Non sono i nostri pensieri, ma l’attaccamento ai nostri pensieri che causa sofferenza. Attaccarsi a un pensiero significa credere che sia vero, senza indagarlo. Una credenza è un pensiero al quale siamo attaccati, spesso da anni.
(Byron Katie, Amare ciò che è)
4 Cosa sono le Credenze Limitanti ?
Tutti noi abbiamo un sistema di convinzioni (o credenze) acquisite attraverso l’educazione dai genitori, dalla scuola, dalla religione, dalla società e dall’esperienza diretta. Il loro insieme costituisce un filtro, attraverso cui giudichiamo o classifichiamo ogni pensiero o circostanza, della vita, nostra o altrui. Tali credenze non le abbiamo scelte, ci sono state imposte, spesso a fin di bene, ma non sono nostre. Siamo letteralmente al servizio delle nostre convinzioni che ci possono rendere liberi o schiavi, a seconda dei loro contenuti; un sistema di credenze può ad esempio condurci a un lavoro soddisfacente o uno frustrante, una relazione appagante o una dolorosa, una vita felice o una piena di tristezza ecc. Non dovremmo mai partire dal presupposto che ciò che crediamo vero, giusto o buono di fatto lo sia realmente; dovremmo invece sempre tenere presente che siamo condizionati da credenze limitanti che ci impediscono di esprimere la nostra unicità e di essere completamente noi stessi. Quando ero bambino al luna park c’era sempre uno stand nel quale ci si poteva guardare riflessi negli specchi deformanti. Ce n’erano alcuni che ci facevano apparire alti e magri, altri bassi e grassi e altri ancora ci mostravano con una testa enorme ! Questo è l’effetto delle credenze sulla nostra realtà, ciascuno di noi la vede attraverso uno specchio deformante, ognuno più o meno diverso dall’altro.
Non possiamo essere veramente neutrali, non possiamo non avere idee sulla vita, sugli altri, su noi stessi. Ogni nostro pensiero, ogni nostra parola, ogni nostra azione, parte da questa griglia di credenze che abbiamo sul mondo. Pensiamo, agiamo, amiamo secondo questa griglia di pensiero profondo, diversa in ognuno di noi, che dà luogo ad ogni nostra manifestazione. Non sono le circostanze esterne a determinare la qualità della nostra vita, ma l’interpretazione che attribuiamo ad esse. Se è vero che le circostanze contribuiscono a creare le convinzioni, è anche vero che le convinzioni contribuiscono a creare le circostanze: i nostri modelli di pensiero influenzano fortemente le nostre esperienze.

5 Cos’é il Conflitto ?

Quando un contenuto psichico (immagine, pulsione, desiderio) è inammissibile per la coscienza perché contrario alla morale personale (credenze), l’emozione ad essa associato è rimossa dalla coscienza e convertita in un disturbo senso-motorio che simboleggia ed esprime a livello corporeo il contenuto inaccettabile, risolvendo così in parte il conflitto psichico originario (Freud definiva questo concetto come “il misterioso salto dalla mente al corpo”). La rimozione inconscia dell’emozione, che ha sempre una finalità protettiva, ha lo scopo di obnubilare la coscienza, sottraendola da una situazione emotivamente troppo intensa. Freud descrisse chiaramente come “psichicamente condizionati” sintomi fisici quali palpitazioni, sudore, tremore, diarrea, nausea, alterazioni respiratorie, mal di testa, risultato dell’attivazione del sistema nervoso autonomo.

I più grandi conflitti non sono tra due persone ma tra una persona e se stessa. 
(Troyal Garth Brooks)

6 Cos’é l’Intelligenza Emotiva ?

L’intelligenza emotiva è l’abilità di modulare emozioni e ragione in ogni circostanza. Non è una capacità innata, ma un traguardo evolutivo. L’intelligenza emotiva è il risultato di un percorso di crescita personale durante il quale dapprincipio si acquisisce consapevolezza delle proprie emozioni, poi se ne comprende l’origine e la funzione biologica e inconscia, poi si osservano i diversi tipi di intelligenza e, imparando ad apprezzarli, si acquisisce rispetto e comprensione per le persone che hanno sviluppato sistemi di credenze e barriere diverse dalle nostre. Il percorso che ti proponiamo non consiste però soltanto nello sviluppo di maggiore consapevolezza e compassione emotiva, ma anche nell’acquisizione di nuove abilità pratiche che permetteranno di gestire le situazioni più intense con maggiore controllo.
Il traguardo porta con se uno stato di maggiore benessere generale, una maggiore efficacia personale e relazionale, una sensazione maggiore soddisfazione nella Vita. Una tappa fondamentale consiste nell’apprendimento del concetto di intelligenza del cuore e delle tecniche di coerenza cardiaca.

 

Adesso ti è chiaro che …
Quindi se vuoi agire, questa è la tua occasione
per attivare un processo di trasformazione che migliorerà la tua vita !
7 Il Per-Corso

Panoramica sul per-corso
L’inconscio è nel corpo” diceva Wilhelm Reich, allievo di Freud. Le emozioni inespresse restano bloccate nel corpo, nelle contratture muscolari, disagi che a lungo andare possono degenerare in vere e proprie malattie.
Per evitarle, e ritrovare il vostro benessere, vi proponiamo un corso esperienziale in 5 giornate dove impareremo a conoscere a fondo le emozioni fondamentali, ad accettarle, a regolarle e elaborarle, sperimentando con molti esercizi pratici, lavorando sul corpo e sull’anima. Impareremo inoltre a riconoscere le nostre convinzioni limitanti e a capire come siano origine di conflitti, quindi le sostituiremo con nuove credenze potenzianti. Apprenderemo le relazioni fra emozioni e flussi energetici del nostro corpo, lavorando con i metodi attivi e le tecniche corporee fondate sul movimento (giochi di gruppo, Bioenergetica e Playback Theatre) che ci aiuteranno nel processo di trasformazione.
Grazie a questo bagaglio di conoscenze e di strumenti, alla fine del per-corso, sapremo rispondere con maggiore equilibrio alle emozioni altrui, e a regolare le nostre in maniera più appropriata, a seconda delle situazioni dove la vita ci conduce.

Ok, ma cosa sono la Bioenergetica e il Playback Theatre ?
Il Playback Theatre è creato attraverso una speciale collaborazione tra i performer (attori, musicista e conduttore) e il pubblico. Qualcuno narra una storia o un momento della propria vita, sceglie gli attori per rappresentare i differenti ruoli e poi guarda la sua storia ricreata e offerta al momento con una forma e una coerenza artistica.
Il Playback Theatre crea uno spazio rituale nel quale ogni storia, sia essa ordinaria, straordinaria, nascosta o difficile possa essere narrata ed immediatamente trasformata in teatro. Uno spazio dove l’unicità di ogni persona è affermata e onorata mentre si costruiscono e si intensificano le connessioni tra le persone rafforzando lo spirito comunitario.
Il Playback Theatre nasce negli anni 70 come forma di teatro sperimentale; da allora si è divulgato in tutto il mondo con compagnie e praticanti in oltre 30 paesi.
Si realizza in svariati setting, sia per la sua funzione di connettere le persone in ambito di comunità allargate (teatri, convegni, meeting), sia per il suo utilizzo in ambito educativo, psicologico e formativo (in azienda, operatori in campo psico-sociale, sanitario, ecc.)
Nel Playback Theatre confluiscono influenze diverse che affondano le loro radici nel teatro greco, nella trasmissione orale dei miti e delle leggende, nella tradizione dei cantastorie e da un’elaborazione del pensiero di J. L. Moreno, ideatore dello psicodramma, del sociodramma e della sociometria.
… e la Bioenergetica  ?
La bioenergetica parte dal presupposto che “noi siamo il nostro corpo”: quello che succede nella mente riflette quello che succede nel corpo e viceversa. Il nostro  corpo è contenitore e veicolo di emozioni e bisogni: le tensioni e i blocchi muscolari cronicizzati sono la manifestazione di relativi blocchi psichici, stati d’animo e paure.
In condizioni di stress la nostra capacità di provare piacere diminuisce, i ritmi e le tensioni che sopportiamo tutti i giorni hanno un impatto negativo sul benessere e  sulla qualità della vita. Le tensioni muscolari croniche, abbassando la nostra energia,  limitano la motilità e l’autoespressione, riducono la vitalità dell’organismo e la capacità di affrontare il mondo nel pieno delle proprie potenzialità.
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Gli esercizi di bioenergetica permettono, attraverso un lavoro corporeo fondato sulla respirazione, sul movimento e l’auto espressione di allentare e sciogliere le tensioni, rendere più profonda la respirazione, favorire il contatto con le proprie emozioni e con l’altro, migliorare la scioltezza e l’armonia dei movimenti, favorire l’autoregolazione, riconoscere le proprie potenzialità.
Attraverso movimenti appropriati di carica e di scarica dell’energia e l’uso della voce, si avrà una migliore consapevolezza di sé stessi, sciogliendo le tensioni si potrà ripristinare quella flessibilità che permette di sperimentare l’apertura e la chiusura in noi e con l’altro. Le classi di esercizi bioenergetici si svolgano senza scarpe, possibilmente a piedi nudi, per risvegliare la pianta del piede e ampliare la gamma di informazioni sensoriali che il terreno fornisce al piede e da qui al sistema nervoso centrale, in un processo di “radicamento” nelle gambe e nel corpo. Dal senso di radicamento scaturisce la sicurezza in se stessi: ciò consente di vivere in sintonia con il mondo, riconoscendo ed esprimendo consapevolmente e spontaneamente i propri bisogni.

8 I conduttori e la location
Maurizio
Barbara
Il corso, sarà condotto da Maurizio Garutti formatore e naturopata a indirizzo psicosomatico diplomato presso la Scuola di Naturopatia dell’Istituto Riza, con pluriennale esperienza come operatore olistico e nella conduzione di gruppi, e da Barbara Corbella conduttrice di classi di bioenergetica, diplomata presso la SIAB di Milano, ha maturato una ventennale esperienza nella relazione d’aiuto alla persona nell’ambito delle dipendenze e della salute mentale.
Attenzione: noi non siamo medici, e non vendiamo alcun metodo di cura, né promettiamo guarigioni miracolistiche, ma crediamo nella possibilità di riconquistare il benessere attraverso le discipline di riequilibrio energetico ed emotivo che proponiamo.

La location è prevista presso SPAZIO NARR in piazza Montanari 145 a Torino.  Vedi Mappa
9 Il  Calendario degli incontri

In via di definizione

Per ulteriori informazioni
Contattare:
Maurizio Garutti


Sono Maurizio Garutti, Counselor espressivo relazionale di gruppo, Naturopata a indirizzo psicosomatico, operatore Shiatsu, facilitatore PSYCH_K®, floriterapeuta, operatore di Kinesiologia e ThetaHealing®. Mi sono formato formato alla Scuola Italiana di Playback Theatre, presso la Scuola di Naturopatia Psicosomatica Riza e la scuola ANMA ArteShiatsu. Sono attivo a Torino, dove tengo corsi di formazione sul benessere personale, trattamenti Shiatsu e consulenze individuali. Inoltre, grazie alla mia ventennale esperienza manageriale maturata in aziende private, offro consulenze sull’organizzazione personale e la promozione dell’immagine professionale, sul benessere organizzativo nelle aziende.


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